Grandi manovre per l’associazione intitolata a Francesco Rodella
Fonte: Montichiari Week
Autore: Federico Migliorati
75 anni di vita rappresentano un traguardo invidiabile: per questo a Montichiari I’anniversario della sezione Avis intitolata a Francesco Rodella che cadrà nel 2025 verrà celebrata in pompa magna con una serie di iniziative che si snoderanno lungo l’intero arco dei 12 mesi.
Con un migliaio di sacche di sangue raccolte a fronte di oltre 600 donatori, numeri questi che riguardano l’anno in corso, il cronoprogramma dei festeggiamenti non può che ricevere un forte impulso, come dichiara anche il Presidente Paolo Bettenzoli:
«Ci fa piacere – afferma – assistere a un incremento significativo di giovani, sia donne sia uomini, in qualità di soci attivi, un elemento imprescindibile per garantire continuità all’associazione. Questo, credo, è merito dell’impegno nella sensibilizzazione sul valore del sangue messo in attivo dal consiglio provinciale per arrivare a ogni nostro volontario ma anche per merito dei dipendenti dell’ufficio Servizi Demografici del Comune di Montichiari, a cui rivolgo il mio grazie, i quali, a seguito della convenzione stipulata alcuni anni fa tra Anci e Avis, consentono di “mettere” in contatto gli utenti con la nostra realtà».
Attualmente è possibile donare purché si sia in un’età compresa tra i 18 e i 60 anni mentre chi è già donatore, purché risponda ai requisiti previsti dallo statuto, può iscriversi sino ai 70 anni. Tra le novità che il 2025 porterà con sé c’è la riqualificazione della sede presso l’ex portineria dell’ospedale locale, attualmente soggetta a lavori di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico: a regime la struttura sarà dunque pienamente ecosostenibile con un ridotto impatto energetico.
A fine febbraio si procederà al rinnovo delle cariche sociali: Bettenzoli, presidente in carica e numero uno dal 2009 al 2017, ha già comunicato la propria disponibilità a ricandidarsi ma sarà ovviamente il direttivo che uscirà dall’assemblea a pronunciarsi in merito. La sua, di certo, rappresenta la presidenza più longeva nella storia deli’Avis monteclarense subito dopo quella del cavalier Francesco Rodella.
I grandi festeggiamenti sono però previsti il prossimo 12 ottobre, data nel quale il sodalizio ha fissato la cerimonia in sala consiliare del Comune dove avrà luogo la consegna degli attestati e delle benemerenze ai soci distintisi per il maggior numero di donazioni: è un momento consueto che serve a ringraziare coloro che da anni si prodigano nell’importante opera di fornire quel bene salvavita ancora oggi non riproducibile in laboratorio. Nella stessa giornata è previsto il consueto pranzo sociale. «Sono inoltre allo studio prosegue Bettenzoli una mostra in Galleria civica dedicata alla storia della nostra realtà, con immagini, ritagli di giornali e quant’altro sarà possibile recuperare a tal fine. Prevediamo poi la pubblicazione di un libro, analogamente a quanto realizzato sino al 2015, che racconti la comunità monteclarense sotto uno specifico punto di vista».
Non mancheranno poi momenti più prettamente divulgativi: «Sono anche qui In fase di valutazione serate medicoscientifica, in accordo con Comune e CardioCalm, in cui si svilupperà in particolare l’importanza del sangue e dei suoi derivati».
La sezione Avis della città di Montichiari si costituì ufficialmente nel febbraio 1950 anche se l’attività di trasfusione ebbe momenti importanti già nel 1929 in occasione del primo grave scoppio della Polveriera Vulcania: il primo presidente fu il prof. Mario Santini ma è nel 1962 che avviene la massiccia campagna di informazione e di riorganizzazione della sede che vede in prima linea in particolare Francesco Rodella, divenuto numero uno del gruppo nell’anno successivo e rimastovi per ben 35 primavere, fino al 1998, anno della morte.